Un sorriso impeccabile valorizza l’estetica del viso e ognuno di noi desidera denti ben allineati e sani, che siano anche bianchi e lucidi.
Per un risultato ottimale possiamo rivolgerci al dentista e richiedere un trattamento sbiancante professionale, ma possiamo scegliere anche soluzioni home made, che prevedono l’utilizzo di ingredienti sbiancanti naturali o di prodotti specificamente creati per ricreare un magnifico “effetto candore” sui nostri denti.
Il fascino irresistibile di un sorriso smagliante
Illumina il volto e mette in risalto la bellezza dei lineamenti: per questo tutti desideriamo avere un bel sorriso e mantenerlo a lungo.
Purtroppo, però, il passare del tempo e – talvolta – le errate abitudini igieniche, alimentari e comportamentali compromettono inevitabilmente l’aspetto della dentatura, facendola apparire gradualmente sempre meno bianca e con la presenza di macchie nere sui denti.
Il fumo, infatti, oltre ad alcuni alimenti e bevande, specialmente quelli ricchi di carboidrati e zuccheri, sono elementi che favoriscono la formazione della placca batterica sui denti e macchiano lo smalto in superficie.
È possibile rallentare questo processo degenerativo, che danneggia l’estetica del sorriso e la salute dei denti, praticando una corretta igiene orale tre volte al giorno e spazzolando accuratamente i denti 20-25 minuti dopo i pasti, senza dimenticare di sottoporsi a ciclici interventi professionali di ablazione del tartaro.
Ma quando sullo smalto si è già depositata una patina che ne nasconde il bianco naturale, è necessario rivolgersi al dentista per ottenere un trattamento professionale, oppure sapere come sbiancare i denti, servendosi di rimedi applicabili anche a casa.
Trattamenti professionali e rimedi naturali
Recarsi presso uno studio odontoiatrico per sottoporsi a una seduta di bleaching è certamente un sistema semplice ed estremamente efficace per sbiancare i denti e raggiungere l’obiettivo di riavere un sorriso smagliante: per effettuare lo sbiancamento dei denti, infatti, il dentista utilizza prodotti chimici di carattere professionale (come il perossido di idrogeno ad alta concentrazione), coadiuvati da lampade laser che favoriscono l’azione degli agenti sbiancanti in profondità.
Un altro metodo utilizzato in studio consiste nell’applicare la tecnica di air polishing, un sistema di pulizia che sfrutta l’azione combinata dell’aria, dell’acqua e di uno spray a base di bicarbonato di sodio che, indirizzato sulla superficie dei denti, produce un effetto abrasivo, eliminando la placca batterica e minimizzando le macchie.
Anche senza ricorrere ai trattamenti professionali possiamo, comunque, ottenere il desiderato effetto whitening: basterà adottare uno degli ingredienti sbiancanti naturali, come il succo di limone, da spazzolare sui denti al posto del dentifricio un paio di volte al mese.
I nostri nonni suggerivano anche di strofinare sui denti alcune foglie di salvia o una buccia d’arancia, oppure di mordere le fragole: in particolare, l’acido malico di questi frutti produce un delicato effetto di rimozione della placca, rimuove le macchie superficiali senza danneggiare lo smalto e rinforza le gengive. Possiamo, infine, preparare un collutorio tutto naturale, versando in un bicchiere d’acqua un cucchiaio di aceto di mele: questo prodotto fermentato, infatti, contiene diverse sostanze ad alto potere sbiancante per un trattamento di pochi minuti da effettuare una o due volte a settimana.
Dentifrici sbiancanti, come e perché sceglierli
Oltre a utilizzare i rimedi tradizionali, basati sull’uso di ingredienti naturali, possiamo sbiancare i denti a casa servendoci di prodotti specificamente formulati per questo scopo: non solo uniscono l’efficienza alla semplicità d’uso in totale autonomia, ma hanno anche un costo molto contenuto.
Per avere la certezza di utilizzare una tipologia di dentifricio sbiancante funzionale e sicuro, leggiamo gli ingredienti: alcuni di essi (come il carbone attivo, il fluoruro e l’ossigeno), quando operano in sinergia, offrono un’efficacia aumentata e un risultato ancora più garantito.
L’assenza di agenti aggressivi, inoltre, rende un prodotto deciso sullo smalto ma assicura, nel contempo, che la sua applicazione non danneggerà le gengive.
Importanti anche il gusto e la consistenza del prodotto: accertiamoci, quindi, che il dentifricio presenti una texture piacevole (magari in gel o in soffice pasta), che produca una ricca schiuma densa sufficiente da scrostare la patina ingiallita e da rimuovere le macchie, ma anche che abbia un buon sapore, in modo da lasciare in bocca una sensazione gradevole di pulizia e un alito fresco a lungo.
Consideriamo anche il rapporto qualità/prezzo: l’obiettivo è, infatti, quello di prenderci cura dei nostri denti, scegliendo anche un prodotto che ci permetta di diradare le visite presso lo studio odontoiatrico.
A tale scopo, preferiamo un dentifricio distribuito da un brand affidabile e innovativo che faccia della ricerca la sua mission principale.
Considerazioni finali e qualche consiglio
Anche se sappiamo già che, sul mercato, è possibile trovare una vastissima gamma di prodotti per lo sbiancamento dei denti, prima di acquistare un prodotto è importante focalizzare l’attenzione sulle nostre specifiche esigenze.
Ogni trattamento presenta, infatti, caratteristiche diverse: un accanito fumatore o un consumatore abituale di caffè, vino rosso o bevande zuccherine, per esempio, avranno bisogno di utilizzare un dentifricio sbiancante particolarmente efficace che, possibilmente, svolga un’azione a lungo rilascio, in modo da prevenire l’ingiallimento e proteggere i denti dalle aggressioni esterne.
Alcuni dentifrici sbiancanti hanno poi una formulazione qualitativamente avanzata, in modo tale da poter essere utilizzati anche dai bambini (sopra i 7 anni di età): questa caratteristica rappresenta il vero valore aggiunto per un simile trattamento, perché esclude l’eventualità di danni anche ai dentini più giovani.
In qualunque caso, prima di ricorrere all’applicazione di un prodotto sbiancante, assicuriamo il futuro del nostro sorriso chiedendo anche il parere del nostro dentista e consultandolo per escludere la presenza di patologie o controindicazioni al trattamento – professionale o “fai da te”- che desideriamo intraprendere.
Riproduzione riservata © 2024 - LEO
ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024 10:36